Giacomo Barone – Delegato Fiaf della provincia di Palermo



Si riportano di seguito le informazioni che ha inserito Giacomo nella sua pagina web.

Giacomo, palermitano classe ’84, laureato, sposato con Sabrina e dipendente di un’azienda siciliana. Scopro la fotografia poco tempo fa e ne comincio lo studio da autodidatta, curioso di conoscere gli immensi orizzonti che grazie ad essa posso scoprire. La frequentazione dell’Associazione per le Arti Visive in Sicilia (ARVIS) ed i consigli di fotografi professionisti ed amici, mi hanno permesso di approfondire conoscenze tecniche e continuare a coltivare la passione con particolare riguardo al ritratto e alla street photography. Mi diverte ricercare l’anima dei soggetti, il loro divenire, il respiro che non senti, ma sai che è li. Amo i fotogrammi in controluce perché ogni soggetto può esprimere il meglio o il peggio di sé. Lo scopo del diario fotografico virtuale è quello di esprimere la mia passione permettendo a chiunque di poterne sfogliare le pagine. Sono fermamente convinto che l’immagine fotografata vada esposta e non “archiviata” all’interno di hard disk o la memoria di un cellulare. Per questo motivo ho inaugurato questo sito web permettendo anche ad altri appassionati come me, o fotografi dilettanti, di “potersi esporre.”

A seguito del recente rinnovo delle cariche sociali, conseguenti all’ultimo Congresso elettivo FIAF, oggi Giacomo riveste l’incarico di Delegato per la Provincia di Palermo, seguendo in tale veste le orme del suo predecessore, veterano della fotografia (fra i soci fondatori dell’ARVIS) Pippo Consoli.
L’operazione segue un percorso da tempo avviato in Fiaf volto a favorire un continuo ricambio generazionale; supportato dalle esperienze dei veterani, sempre disponibili a fornire loro aiuto, consigli ma anche a farsi da parte per dare occasioni e maggiore spazio a nuove idee atte a favorire la creatività giovanile che da sempre necessita di poter godere di respiri autonomi.
A questo riguardo Giacomo Barone si è da qualche tempo anche avvicinato all’arte - e a quella moderna e sperimentale in particolare - che, nell’ambito palermitano si muove in ombra con numerose proposte creative che di per sé - oltre a costituire interessanti spunti per la fotografica - a loro volta, con una collaborazione attiva, con incroci culturali, e l’entusiasmo giovanile dei fotoamatori in crescita, può beneficiarne in vantaggi.
In altre parole, Giacomo, oltre ad aver frequentato i vari corsi di fotografia classici, si è avventurato in prima persona nelle sperimentazioni d'arte moderna - e non solo - con i suoi reportage fotografici.
Oggi, con il nuovo ruolo di coordinamento con gli iscritti, i due delegati regionali e il responsabile dell’Italia meridionale, in questa sua peculiarità può favorire una maggiore diversificazione delle tematiche fotografiche da sviluppare e consentire l’avvio di un’ampia collaborazione con ambienti culturali locali non istituzionali. Ormai collaudati e dimostratisi altamente fantasiosi, oltre che interessati a portare avanti percorsi culturali che tendono ad accomunare e rendere diversi intenti convergenti.
Le fotografie che hanno illustrato la rivista riepilogativa del progetto sperimentale ideato da Florinda Cerrito e composta da una serie di mostre collettive itineranti nel 2023, denominato “Filoconduttore – C’è un filo invisibile che scorre e gioca in mezzo a noi”, sono state tutte via via realizzate da Giacomo Barone. Le stesse, unitamente ad altre sue immagini, hanno costituito elementi per un video che ha accompagnato l’esposizione conclusiva avvenuta al Baglio Di Stefano di Gibellina Nuova https://laquartadimensionescritti.blogspot.com/2023/10/filoconduttore.html.
In una recente performance d’arte moderna, lo stesso Barone si è pure proposto con un trittico fotografico sperimentale nell’ambito della manifestazione di mostra estemporanea denominata “Senzapelle” (Fabio Ventimiglia & Co.).
L’entusiasmo di Barone e dei giovani che assieme a lui risultano impegnati nell’avventura fotografica, per quanto intuibile, sono gli elementi di novità necessari e indispensabili per far approdare nuova linfa alla fotografia amatoriale.
La piena complicità e disponibilità dei veterani a fornire supporto, indipendentemente dalla portata delle innovazioni introdotte e dalla comprensibilità dei progetti, sono un elemento che introduce al nuovo e rafforza coesione e unità d’intenti nella passione intergenerazionale che accomuna tutti.
Del resto è risaputo che il mondo è bello perché è vario. Ed è anche vero che ciascuno potrà sempre trovare modo per individuare uno spazio dove allocarsi e, nel caso, cercare anche un aiuto nei giovani per comprendere linguaggi che sembrano, a prima vista o almeno in apparenza, assai diversi.

Buona luce a tutti!


© ESSEC

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