L’immagine condivisa” di Andrè Gunthert



All'ombra della calura estiva, accostarsi a leggere a distanza di tempo libri un po’ datati ma che, per molti aspetti, hanno focalizzato efficacemente la portata di certi avvenimenti può tornare spesso utile.
Mi riferisco al saggio "L’immagine condivisa” di Andrè Gunthert, pubblicato in Italia da Contrasto (nel 2016), che riesce a definire in maniera interessante e circostanziata una serie di passaggi epocali intervenuti nel nuovo millennio nella fotografia contemporanea.
Il volume tratta anche delle tante evoluzioni sociali introdottesi con internet e, in conseguenza, anche di una moltitudine di cambiamenti che hanno determinato una vera rivoluzione nei metodi di ripresa della “luce” in fotografia, con il lento ma inesorabile passaggio dal tradizionale metodo analogico al digitale.
Per dare una idea e per molti aspetti, riguardo alla rilevante portata innovativa, Gunthert crea un certo parallelismo con l'avvento che si era venuto a creare a metà dell'ottocento con l'introduzione della fotografia, che veniva allora a sconvolgere l'operatività e la stabilità delle professioni preesistenti, fino ad allora dominanti nel campo figurativo (pittori e incisori in primis).
Pur non trascurando ampie riserve irrisolte sulle tecnologie connesse all’utilizzo dei software e sulla validità nel tempo delle relative apparecchiature tecniche, in continuo aggiornamento, l’autore si sofferma sull’avvenuta definitiva affermazione dei metodi moderni, anche per gli indubbi vantaggi di fluidità e trasmissione rapida introdottasi nella gestione delle produzioni fotografiche.
In questa chiave è anche focalizzata l'efficacia sempre più comunicativa e immediata assunta dall’immagine nel mondo dei media che, nel nuovo processo di “democratizzazione” e con l’utilizzo di diversi mezzi tecnologici ha pure notevolmente ridotto il divario preesistente fra professionismo e amatorialità fotografica.
Altri aspetti interessanti che vengono trattati anche lungamente sono i concetti di produzione, condivisione e appropriazione delle immagini prodotte, anche per i tanti data base e social che ormai consentono e rendono facile a tutti un utilizzo delle foto in tempo reale, con rapide trasmissioni e interscambi (di frequente liberi) fra produttori e utenti.
In questa veste viene affrontato il tema del copyright che, attesa la diffusa condivisione dei dati in tante piattaforme free, continuano ad alimentare ancora incertezze e confusioni.
Il volume ebbe anche ad anticipare temi ancor oggi di grande attualità, per i quali non sono ci sono mai stati pronunciamenti certi e definiti, non ultimo e anche a causa della globalizzazione e la portata di tanti aspetti che vengono a coinvolgere gigantesche realtà multimediali, che ormai costituiscono degli immensi archivi transnazionali (si pensi ad esempio a You Tube) o delle vere e proprie miniere del sapere disponibili a tutti (nel caso di Wikipedia).
Se si vuole approfondire, si presenterà una lettura scorrevole e interessante, utile anche a capire meglio le trasformazioni e le tante evoluzioni sociali ed economiche intervenute nel tempo, indipendentemente dagli assetti politici locali.

Buona luce a tutti!


© ESSEC

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