ARVIS Palermo - Incontro con l’Autore: Tony Gentile



Accogliendo l’invito dell’Arvis di Palermo, per presentare l’ultimo suo libro fotografico "Sicilia 1992 - Luce e memoria", edito da Silvana Editoriale, Tony Gentile – palermitano DOC – ha intrattenuto i tanti appassionati presenti regalando aneddoti e tanti aspetti della sua navigata professione di fotografo.
L’incontro con Tony Gentile è stato in realtà una Lectio Magistralis e le due ore di conferenza, risultate coinvolgenti, hanno suscitato un’attenzione che ha visto trascorrere molto velocemente il tempo.
L’atmosfera che caratterizzava l’ambiente ha forse pure condizionato l’esposizione, apparsa pacata e amicale, ricca e generosa di molteplici dettagli e particolari.
Nei dialoghi finali non è potuto certamente mancare anche un accenno alla diatriba giudiziaria che lo ha coinvolto e che ha riguardato la tutela dei diritti d’autore per la famosissima immagine di Falcone e Borsellino. Una fotografia, facente parte di una serie di scatti con un unico rullino analogico di trentasei pose e realizzata nel 1992, che è divenuta di fatto un’icona internazionale, utilizzata dai media (e non soltanto) per ogni manifestazione antimafia o a supporto d’ideali di giustizia.
Lo stesso 1992 è anche l’anno in cui Gentile inizia a collaborare con l’agenzia di stampa internazionale Reuters. La sua attività professionale di fotografo aveva preso avvio presso il Giornale di Sicilia di Palermo nel 1989.
Per gli appassionati di fotografia e chi avrà curiosità di ascoltare i variegati e interessanti argomenti trattati nell’incontro potrà accedere al documento integrale che è stato postato su You Tube.
Personalmente ho avuto l’impressione di cogliere nell’atteggiamento rilassato di Gentile ostentato durante l’evento, lo stesso animo generoso mostrato da Ferdinando Scianna durante l’incontro con quest’ultimo avuto con gli studenti all’Università di Palermo. Momenti della famosa empatia. Anche qui, infatti, Tony Gentile si è manifestato come un fiume in piena, desideroso di trasmettere quanto più possibile a chi era interessato ad approfondire e cogliere i risvolti che ispirano e condizionano l’arte fotografica.
Anche la sua vecchia amicizia con i fondatori dell’ARVIS avrà forse agevolato la sua ampia disponibilità al racconto, ma pure la composizione dell’auditorio, fatto prevalentemente da concittadini, invitava a far riesumare tante vicissitudini e ricordi.
Dopo aver raccontato il percorso che aveva ispirato la edizione rivisitata del suo primo libro ("La Guerra, una storia siciliana" edito da Postcart), Gentile ha ampliato il suo discorso, proponendo un ricco carosello fatto di tante sue altre immagini celebri, molte delle quali realizzate da inviato per la Roiters, una delle principali agenzie fotografiche a livello mondiale.
Come accennato all’inizio, anche per l’atmosfera venutasi a creare, nel corso delle due ore d’incontro che sono sembrate volare, Tony Gentile è riuscito a mostrare in modo palpabile l’entusiasmo che lo ha sempre ispirato e animato nell'attività di fotografo.
Nelle conclusioni, mostrando in una slide gli oggetti che costituiscono il suo armamentario fisso, le sue parole sono pure perfettamente coincise con affermazioni in più occasioni enunciate da Ferdinando Scianna, incentrate sul fatto che il fotografo, in quanto tale e a prescindere delle sue eventuali preferenze, non potrà mai porsi come uno “specialista di settore”; perché, per definizione, deve sempre saper rispondere e affrontare qualsiasi genere fotografico, per riuscire a produrre ciò che la professione - di volta in volta o solo occasionalmente – necessita e richiede.

Buona luce a tutti!

© ESSEC

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