Esicasmo come ricerca mistica di una pace interiore



In questo post non mi dilungo oltre alla sinossi a illustrarlo, in quanto la serie d'immagini costituisce il secondo dei lavori presentati nello stesso evento accennato nel precedente articolo "Apparenze, affetti, limiti e confini".

Sinossi.

"Agnostico è chi è cosciente di non sapere la risposta, oppure afferma che non è umanamente conoscibile una risposta e che per questo non può esprimersi in modo certo sul problema esposto. In relazione a ciò omette argomenti esistenziali, eliminando non soltanto la maggior parte della teologia popolare, ma anche quanto appartiene all'anti-teologia.
Ciò non toglie che sia sempre attratto dalle questioni e capita anche che l’obiettivo fotografico dell’agnostico possa costituire uno strumento per documentare risvolti attinenti all’argomento; ovvero che possano tornare anche utili nell’indagare, alla ricerca degli stati d’animo attraverso volti ed espressioni.
Da qui nasce la presunzione di poter entrare nell’universo mistico che ruota attorno all’universo religioso, al fine di tentare d’individuare la realtà più profonda dell’essere umano; nel cercare di coglierne l’essenza immortalando estetiche di sacerdoti, frati, suore e, in generale, di fedeli credenti.
Il fotografo, nel portfolio proposto, s’introduce nel “tempio” alla ricerca di un mistico che sente aleggiare nell’ambiente, difficile da immortalare in immagini se non, minimamente, attraverso la serenità liturgica rappresentata nei simboli e presente nei rituali connessi, oltre che nei visi dei credenti astanti.
Punto focale dell’intera sequenza potrebbe dunque essere la sola settima fotografia; ove la curiosità del fotografo cacciatore s’incrocia con lo sguardo sereno della monachella; la quale portando con sé dei testi teologici dell’esicasmo, suggerisce ciò che – al di la della vocazione o della fatidica “chiamata” - l’ha forse aiutato nella ricerca della sua pace interiore (in unione con Dio e in armonia con il creato). Uno strumento conoscitivo che le ha donato conforto e rafforzato certezze.
La chiusura scontata della sequenza del portfolio è costituita dall’indirizzamento gestuale di una suora che indica verso l’immagine di una madonna fuori campo a cui lei è devota e che sta a troneggiare, simbolicamente, sulla vallata sottostante abitata e assai lussureggiante (Foto 9 e 10)."

Buona luce a tutti!

Commenti

Post più popolari