“Marilyn & Me” di Lawrence Schiller



La monografia su Marilyn Monroe di Lawrence Schiller, pur raccontando un periodo temporale relativamente breve dell’attrice, riesce a focalizzare diversi aspetti della star divenuta mito.
La narrazione di Schiller, che offre visioni di un mondo americano che ci appare lontano e va oltre, mescola l’aspetto professionale del fotografo con il rapporto empatico nato con l’attrice.
Sono tanti gli aneddoti che confondono, quindi, i vari aspetti del loro rapporto nato nell’aprile del 1960.
Schiller non esprime mai in giudizi, racconta gli accadimenti. Con il senno di poi manifesta comunque sue considerazioni maturate nel tempo.
Appare evidente che il triennio 1960-1963, per il fotografo ventitreenne costituisce una tappa fondamentale nella sua formazione professionale.
La pubblicazione del libro realizzata - dallo Schiller diventato anche scrittore - a distanza di cinquanta anni dalla morte della Monroe ne rende particolarmente interessante il contenuto. Alcune immagini in bianco e nero intervallano il testo.
Potrebbe anche intendersi come un omaggio postumo a una amica che nascondeva col sorriso tante ombre e ferite.
Una recensione del libro riporta: “Leggendo "Marilyn & Me" si ha l'impressione di toccare con mano la vera Marilyn, di conoscere la personalità e di vederla in carne e ossa attraverso gli occhi di un giovane uomo che le è stato vicino, che ha creato con lei un rapporto di amicizia e di fiducia.”
In effetti è così e la lettura sviluppa un crescendo che coinvolge.
Può ben costituire anche uno strumento utile per chi naviga nel mondo della fotografia, offrendo spunti e riflessioni sull’approccio e, non ultimo, sull’etica da applicare nel campo.
Marilyn & Me - Un memoir fotografico”, edito da Castelvecchi nel 2012, conserva una freschezza che lo rende attuale. Affianca l’omonima edizione che raccoglie fotografie dello stesso autore.

Buona luce a tutti!


© ESSEC

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