Secondo quello che suggerisce la moda del tempo



L'avvicinamento alla fotografia è sempre variegato. Tanti sono gli spunti che inducono ad imbattersi nella materia e, nel caso, appassionarsi. Come autori o cultori non fa poi molta differenza.
Tutti restano comunque accomunati nell'utilizzare la formula creativa ritenuta più idonea e che riesca a raccontare leggendo la luce, per alimentare proposte e confronti culturali, personalizzando scritture o osservazioni.
Altri sono i discorsi che possono sviluppare, in relazione all'approccio, gli autori. I vari generi fotografici del resto necessitano di processi metodologici talvolta assai differenti.
Fra i tanti forse la difformità d'origine è quella che mette a confronto l'aspetto pittorico con l'utilizzo della macchina per catturare l'attimo fuggente. Il primo alla ricerca di perfezioni estetiche di elementi statici che rimangono spesso fini a sé stessi, il secondo volto a catturare immagini di fatui realismi dinamici - anche provocati - che meritano d'essere congelati in uno scatto.
C’è sempre una fotografia che segue comunque la moda del tempo, che scopre nuove tecniche e modi apparentemente originali o moderni, ma destinati anche a stancare, per evidenti inconsistenze aggiuntive.
Progetti spesso pensati a tavolino dall'ideatore si propongono di tramutare idee in immagini; processi che, negli ultimi tempi in particolare, sconfinano oltre la fotografia, sfociando in componimenti grafici artigianali, frutto di manipolazioni, magari facendo ricorso a usi di software sofisticati.
Un punto che comunque distingue l'approccio fotografico è il talento che presuppone un pensiero o anche occasionalità congenite imprevedibili. Altra considerazione da tenere in conto è che il tutto resta sempre il frutto di elaborazioni umane, con tutto ciò che ne consegue.
Giuseppe Cicozzetti, che torno a citare e che consiglio di seguire, con la sua pagina Scriptphotography costituisce quasi un “tutorial” per il mondo della fotografia. Propone ogni giorno autori diversi, per genere, temporalità e luoghi, mettendo a fuoco esempi di approcci culturali e concettuali sempre differenti.
In nessun caso si pone a concludere con scale di valori ma, anzi, con le sue argomentazioni, s’impegna a illustrare le logiche che consentono di raccontare le foto e avvicinarsi agli autori.
Con il suo spirito divulgativo - e fortunatamente non è il solo - informa con esempi differenti, per stimolare e allargare così le conoscenze di chi lo segue e anche le sue.
Nell'attirare molta curiosità, raccogliendo anche utili segnalazioni da fotoamatori che si propongono (per ricevere consigli o pareri su ciò che realizzano), individua talenti che anche per lui rappresentano un gratificante valore aggiunto.
È sicuramente anche questo il motivo per cui i suoi scritti rimangono comunque interessanti, a prescindere dell'accettare quelle che sono le sue chiavi di lettura e la valenza delle foto d'esempio e gli autori che continuamente propone.
Fortunatamente noi tutti siamo adulti e vaccinati, sicuramente in grado e capaci di discernere su ciò che più ci aggrada o si avvicina alla nostra indole e predisposizione. Senza che possa procurare fastidio, l’eventualità di non condividere quelle che a noi possono apparire solo discutibili impressioni.
Le diversità, nel caso, sono sempre opportunità e fonte di ricchezza. I dialoghi costruttivi che derivano anche da eventuali contradditori inconciliabili, pure.

Buona luce a tutti!


© ESSEC

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