Gibellina Photoroad 2023



In genere, mantenere vivo un successo è sempre molto complicato.
Nonostante l’impegno di voler combinare un insieme di elementi di per sé validi, che porterebbero ad assicurare un livello elevato, è spesso il giusto amalgama che dovrebbe combinare il tutto e condizionare il risultato.
Chi organizza qualsivoglia evento s’impegna sempre, tenendo conto di quelle che sono le opportunità e i contenuti disponibili.
Chi si impegna si carica dell’onere di dover assicurare livelli e risultati consoni alle attese ma, come è facilmente intuibile, non è facile riuscire a rendere compatibili la teoria con la pratica.
Poi ci sono le limitazioni correlate alle risorse disponibili che, necessariamente limitano ogni impegno economico e, se si vuole proporre dell’arte a un certo livello, i costi da affrontare non sono quasi mai indifferenti.
Gibellina Photoroad 2021 è stato, senza alcun dubbio, un evento culturale di livello internazionale che ebbe a riscuotere un enorme successo e cercare di ripeterlo nel 2023 avrà di certo richiesto molto impegno in molti.
Come detto in premessa, però, è difficile nel tempo mantenere alti i livelli già raggiunti e il coinvolgimento di artisti - anche se di indubbia fama - non può di per sé costituire una valida polizza assicurativa al riguardo.
La scelta di integrare nel percorso culturale di quest’anno le innumerevoli opere artistiche "Open" dislocate nei principali angoli della cittadina, a suo tempo genialmente inventata come un museo all’aperto da architetti e artisti nazionali e internazionali d’arte contemporanea, ha forse ristretto gli spazi che nell’edizione precedente avevano affiancato l’evento.
Ne è però risultato che le installazioni esterne disseminate nel territorio sono apparse abbastanza isolate, poco appariscenti e, in ogni caso e per quantità, quasi modeste rispetto all’eventuale intento degli organizzatori.
Forse è questo che è alla base delle mie aspettative rimaste un po’ deluse, immaginando un avvenimento che in qualche modo risultasse incisivo e visivamente esplosivo in un contesto urbanistico particolare – oserei dire, quasi asettico - come potrebbe essere ritenuta Gibellina Nuova.
Per realizzare mentalmente l’idea e il concepimento generale dell’operazione “post terremoto” risulta intanto molto efficace ed esaustiva l’esposizione dei vari modelli progettuali che sono stati felicemente organizzati in un’apposita sala del MAC (Museo d’arte contemporanea Ludovico Corrao), che consente di godere di una visione complessiva delle opere dei tanti artisti che, a suo tempo, aderirono all’idea di rinascita.
In adeguati spazi, presso lo stesso MAC, è esposta la collezione di foto di Mimmo Jodice intitolata “Misteri surreali tra Cielo e Terra” e in una saletta adiacente è proiettato un video del famoso fotografo napoletano. Il tutto facente parte integrante della edizione 2023 del "Gibellina Photoroad".
Uno slide show su alcune delle opere esposte è accessibile tramite il link: https://youtu.be/dtvguXbNKYU?si=Dl_yS1ysIDj7hkSt

Buona luce a tutti!


© ESSEC

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