Gibellina Photo Road 2023 e un Portfolio fotografico descritto a parole



Gibellina photo Road 2023 era l’obiettivo principale dell’escursione ma, come spesso succede, sarà però il caso l’artefice di una piccola sequenza.
Dittico, trittico o mini portfolio sarà il risultato di immagini combinate, realizzate da due autori che immaginano le scene.
Nell’ambiente un accenno di tramonto illumina prepotentemente il muro d’arenaria della chiesa madre. Contempliamo il giallo intenso, mentre G. incomincia a immaginare giochi di ombre.
Noi presenti veniamo coinvolti nel cercare di creare delle sagome accattivanti che corrispondano a una fantasia, non c’era un’idea precisa ma le foto erano nell’aria e se ne sentiva chiaramente il respiro.
Si ragiona, si fantastica seduti sul bordo della siepe di fronte e, mentre restiamo a contemplanre i colori vividi, passa una coppia di due giovani ragazzi.
Chiediamo loro di fermarsi, li sproniamo a offrirsi come sagome e poi a baciarsi. Si sta pensando fortemente al famoso bacio di Doisneau.
I due giovani, per mera combinazione, in realtà sono pure francesi, entrambi molto belli, ciascuno è un eccellente rappresentate del proprio genere. Forse attratti nel luogo dall’avvenimento fotografico pubblicizzato dai media e in corso a Gibellina Nuova.
Prima dicono di non capire la lingua ma, dopo qualche insistenza, si prestano al gioco che dura pochissimi attimi, comunque sufficienti per fermare l’idea di un racconto a quattro mani, a quattro occhi, con due macchine fotografiche e due creatività che immaginano.
Solo pochi scatti che in ogni caso sono esaustivi per descrivere il momento magico venutosi a creare: sullo sfondo dorato non ci sono soggetti, poi entrano in scena la coppia e le loro ombre; il tutto è congelato in uno scatto mentre i protagonisti si baciano furtivi. Nella foto che segue e che conclude la narrazione, la complicità dei due si manifesta in una felicità condivisa: tra loro e i fotografi, ai quali si sono concessi assecondandoli nel gioco.
Il risultato finale si potrebbe anche comporre di quattro sole immagini, che ciascuno potrà già immaginare traducendo mentalmente in fotografia le parole che sono state usate per descrivere il piccolo racconto.
Ogni vocale e consonante usata in questo scritto corrisponde ai pixel delle immagini che, chi sta leggendo, sta intanto immaginando in una personale proiezione. La sinossi unica corrisponde pedissequamente al racconto formulato.

Buona luce a tutti!


© ESSEC

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