A Gloria, quindi, l'ultima parola



Un'amica, dopo aver cliccato sul link, lamentava che non c’era alcun commento alle foto.
In realtà il mio era solo un reportage fotografico, che lasciava libera all’osservatore ogni personale lettura.
Un’idea comunque me l’ero fatta, anche grazie a qualche dettaglio avuto dall’autore.
Il titolo dell’installazione “Organica” indirizzava a un mix tra materialità e concettualizzazione.
Ogni elemento esposto, organico, residuale tecnologico o frutto di maniacalità seriale, per una sezione della mostra andava a legarsi a un soggetto fisico (esistente o esistito non avrebbe fatto differenza) che, in ogni caso, veniva a saldarsi indissolubilmente con una memoria.
Un'altra istallazione collegava residui di capelli personali …. Creando quel filo conduttore che costituiva il tema fisso nelle sedici differenti idee artistiche che erano state proposte da altrettanti autori.
Geniale e sicuramente molto originale era quelle istallazioni poste in due angoli contrapposti che, da un lato mostrava i risultati riassunti in due quadri, dall’altro proponeva un video (in loop) che andava a spiegare visivamente e con rumori di fondo reali i procedimenti materiali posti in essere per realizzare l’idea.
Tutto quindi andava a legare materia e fantasia artistica, in una provocazione che ridimensionava (secondo il punto di vista e a prescindere da qualunque enfatizzazione) entrambi gli elementi di quello che era ogni volta un unico discorso.
Non so quanto mi posso essere avvicinato all’idea realmente pensata dall'artista. L’autore nel caso, potrà confermare, smentire o, se vuole, anche spiegare meglio e completare con un suo commento.
A Gloria, quindi, l'ultima parola.

Buona luce a tutti!


© ESSEC

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