“Il ruolo delle figure retoriche in fotografia: La metafora e le altre”

Ora ho forse capito meglio perché Bicocchi e Pappalardo si stimano a vicenda.
Quando ho iniziato a percorrere la mia strada in salita nel campo del portfolio fotografico, l’amico Pippo ebbe a suggerirmi come attento lettore Silvano Bicocchi, che a quei tempi sconoscevo del tutto.
Assistere alle sue performance si rivelò, per me, una vera scoperta sia per l’aspetto fotografico che per tutta quella variegata cultura che si manifestava e componeva in una attenta lettura di una serie fotografica che, se ben confezionata, andava a costituire un complesso ma scorrevole racconto.
Casualmente l’altra sera mi sono ritrovato ad assistere alla “Riflessione” condotta appunto da Silvano Bicocchi (Direttore del Dipartimento Culturale Fiaf), proposta al Fotoclub Il Castello, dal titolo “Il ruolo delle figure retoriche in fotografia: La metafora e le altre”.
Quasi due ore di lezione che, per la complessità degli argomenti e l’intreccio fra le differenti classificazioni esplicitate, hanno affascinato gli astanti, ma anche lasciato - al termine - un pubblico quasi del tutto ammutolito.
Come accade in queste performance complesse, che miscelano scuole di pensiero a principi di filosofia, specie per chi non è molto addentro ai temi, alla fine rimane un certo spaesamento che, in ogni caso, tende a cercare di razionalizzare la moltitudine d’input ricevuti.
L’esposizione delle varie fattispecie oggetto della lectio associava la teoria a esemplificazioni pratiche costituite da fotografie, spesso di stessi autori, anche al fine di far meglio comprendere certe sfumature che differenziavano la diversa classificazione delle immagini.
Dopo una breve introduzione, si è partito dall'esempio di Metafora e poi illustrare esempi di ….. Allegoria, Metonimia, Sinestesia, Ossimoro, Preterizione, Sineddoche, Similitudine, Iperbole e Chiasmo.
Già il significato dei soli titoli attribuiti ai capitoli non erano terminologie descrittive d’uso comune e, ricollegandomi alla frase iniziale di questo scritto, la successiva rilettura mi ha indotto a ricorrere al consulto ripetuto della Treccani, per comprendere a pieno i concetti.
Queste mie necessità mettevano certo a nudo i limiti culturali e riproponevano i frequenti casi in cui mi trovo a seguire letture di portfolio o davanti a scritti compositi e ricchi di citazioni, come i casi che vedono come protagonista Pippo Pappalardo.
Le esibizioni di entrambi i soggetti, Bicocchi e Pappalardo, partono sempre dalla fotografia per poi spaziare, sfiorando o approfondendo tanti temi, galoppando liberi in praterie che, agli occhi dei normali, appaiono sconfinate.

Buona luce a tutti!

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