SUCAAAAA!

Chi ha frequentato lo stadio della Favorita di Palermo conosce bene il rituale scaramantico e giocoso che i tifosi interpretano ogni qualvolta, in una partita di calcio, c’è una rimessa in gioco da fondo campo.
Le due curve accompagnano il rinvio lungo, generalmente con dei cori alternati che apparentemente si contrappongono.
In realtà rappresentano un non so chè di rituale scaramantico e giocoso, che si conclude con un applauso di tutti gli spettatori presenti allo stadio.
Dalla curva interessata al lungo rinvio del portiere avversario che riavvia il gioco parte un coro che grida all'altre curva di tifosi: "Sucaaaaa".
Calciato il pallone i tifosi della curva contrapposta rispondono "forte",  la contro risposta  dello scambio tennistico verbale è "ca pompa" (“ovvero con la pompa”, pratica volgare pure praticata, che costituisce invero un ulteriore rafforzativo del suca iniziale), il rimbalzo di contro finale è "Più' forte".
Come detto il tutto si chiude con un applauso spontaneo bene augurante che coinvolge e ricomprende anche gli spettatori delle due tribune dell’anello dello stadio.
Nel corso della diretta di una partita della Nazionale svoltasi a Palermo, il cronista Bruno Pizzul, non comprese per nulla il significato intrinseco delle parole utilizzate dai cori, ma riuscì - nella sua apparente gaffe - a cogliere l'essenza giocosa della cosa, paragonabile, in qualche modo, alla “ola” sugli spalti che coinvolge - indipendentemente dalle fazioni e tifoserie - tutti gli intervenuti ad assistere una partita di calcio.
Sempre meglio del "chi non salta ..... è", adattato in contrapposizione preconcetta al contendente di turno, vissuto esclusivamente come un nemico.
In conclusione, quindi, ho voluto raccontare l'aneddoto, da qualche tempo in uso anche in altri stadi, magari all’estero riveduto e corretto nei termini, perchè mi piace immaginare l'inizio di questo nuovo anno con un avvio di gioco secondo questo rito positivo, giocoso e, volendo, anche scaramantico.
Le tifoserie, del resto, amano assistere alle gare dalle curve, forse anche per identificarsi nell’appartenenza.
Nelle rare volte che vado, anch’io preferisco assistere da una curva, perchè mi consente di inquadrare sotto un unico sguardo l’intero campo e tutte le fasi di gioco.
Quindi nel nuovo anno partirei coralmente dalla mia curva per avviare un salutare "sucaaaa", invitando tutti gli altri spettatori dell’arena del mio tempo ad adeguarsi al gioco e unirsi comunque nel finale in un fragoroso lungo applauso positivamente propiziatorio.
Augurando pure che ogni competizione possa scorrere corretta, divertire e che, comunque, veda prevalere sempre chi sarà stato meritevole.
Buona luce a tutti!

 © Essec

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