Abbiamo dovuto attendere Basaglia e la sua lotta politica e sanitaria per capire

La mostra da te segnalatami (“La condizione umana, una mostra per i 40 anni della Legge Basaglia”) rinverdisce i fasti della fotografia che si confronta con la psichiatria.
Invero la fotografia aveva molto fa farsi perdonare e con lei i fotografi ipocriti che l’hanno, in tal senso, coltivata.
Dalla sua invenzione, con Cesare Lombroso poi, e via dicendo, è stato tutto un collezionare ritratti di insulti all’umanità  intera.
Abbiamo dovuto attendere Basaglia e la sua lotta politica e sanitaria per capire che la giustizia e l’attenzione al rispetto dei diritti civili appartiene a tutti.
E guarda caso, accanto a Basaglia, negli anni gloriosi di Trieste e di Gorizia, lavorarono i fotografi che hai citato e ammirato che coagularono immagini congiungendo la pietas con la denuncia.
Essendo coinvolto in prima persona, mi sono dedicato alla problematica e oltre a viverla politicamente e sanitariamente, in campo fotografico ti segnalo quanto da me formulato a proposito del lavoro di Vincenzo Mirisola, tanto per rimanere a Palermo, di Sebastiana Papa, tanto per restare accanto a Basaglia, e del lavoro svolto con Roberto Strano (“Guardami”) nell’ASL di Caltagirone. 
Quanto scritto e documentato è agli atti delle autorità  politiche, giudiziarie, sanitarie.
Ben venga, pertanto, la nostra mostra palermitana.

 PiP


Commenti

Post più popolari