Ghirri ci ricordava che dalla Luna tutte le immagini dell’umanità si risolvono in una “biglia blu”.
Ebbene:
P.P.Pasolini fa dire (non so più in quale opera) all’ombra di Socrate questa
frase: “non potrai dire di conoscere la realtà fino a quando non sarai stato
capace di rappresentarla”.
Io
sto dentro questa esperienza.
Con
le parole, con i suoni, con i colori, con i volumi, con le equazioni, persino
con le ricette, noi proviamo a rappresentare il mondo dentro, di noi e fuori di
noi, par capirlo e farlo capire.
Abbiamo
inventato e inventeremo mezzi sempre nuovi, mai dimenticando il suono della
nostra voce, mai dimenticando il graffito sulla parete della nostra caverna; perchè
c’è sempre un altro e un altrove che ci aspettano.
Il
giorno in cui mio padre (classe 1909) provò una penna Biro esclamò
semplicemente: si scrive meglio e di più.
Non
mi lamenterò della babele delle immagini; ben vengano le contaminazioni nella
cultura visuale; dovrò solo attrezzare i miei occhi, stando attento affinchè
ciò che adesso chiamiamo democrazia fotografica non diventi cecità fotografica.
Per
troppa visibilità si diventa ciechi (Macbeth); e, poi, Ghirri ci
ricordava che dalla Luna tutte le immagini dell’umanità si risolvono in una
“biglia blu”.
©PiP
(il commento
trae spunto da: https://laquartadimensionescritti.blogspot.it/2018/01/proviamo-divertirci-in-queste-linee.html)
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