La Mondadori annucia la chiusura per il prossimo 16 luglio del Megastore di Via Ruggero Settimo

In una città che si prepara a celebrare l'anno 2018 come capitale della cultura, appare paradossale l'imminente annunciata chiusura del Megastore Mondadori di Palermo, ma tale è al momento. 
La ricerca di soluzioni logistiche alternative sembra non offrire valide risposte ma, fino all’ultimo, non e' ancora detto, chissà. 
E' quello che si augurano il direttore Malgrati ed i lavoratori tutti, direttamente impiegati o che operano nell'indotto. 
Al quarto piano del prestigioso edificio di Via Ruggero Settimo, fino ad oggi si sono succeduti e continuativamente una serie di eventi culturali che hanno consentito a moltissimi artisti, scrittori, poeti e variegate associazioni locali di organizzare, in maniera assolutamente gratuita, molteplici iniziative e proposte. 
L'inattesa imminente chiusura fa venir meno a Palermo non solo di uno dei luoghi di aggregazione della creatività ma, ancor più grave, nella gravissima contingente crisi occupazionale attuale, viene a precludere stabili opportunità di lavoro. 
E dire che Palermo oggi sta vivendo un boom turistico eccezionale, è stata in questi giorni meta dei reali d’Olanda, Alain Delon è venuto a rivivere i luoghi del Gattopardo,  Dolce & Gabbana stanno preparando appuntamenti di alta moda con presenze di centinaia di V.I.P. di tutto il mondo. 
Come spesso accade, tutto succede nel consueto fatalismo panormita che, indifferente e seppur ricca di edifici pubblici di prestigio, nel caso della Mondadori non riesce ad assumere iniziative volte a creare soluzioni valide per una struttura, si commerciale, che ha ampiamente donato alla città anche spazi di raro mecenatismo.

© Essec
 
 

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