Liberi d’immaginare anche quello che l'artista non ha avuto il tempo di mostrare
Sono Fiera di te!!
Una intelligente voce fuori dal coro.
I tuoi ritratti mi hanno colpito per la loro profondità e intensità: Grazie Davide.
Non ti conoscevo, ma grazie alla tua arte mi sembra di conoscerti. Buon viaggio. Grazie per il patrimonio lasciato.
È una mostra bellissima. Le foto sono così belle che le potrei guardare tutto il giorno.
Ciao! Sono un fotoamatore. Premetto che il ritratto non è il mio genere. Trovo questi ritratti (non tutti) molto interessanti, diversi dai soliti ritratti statici. Bei colori e pose.
Notevolissimo.
Mi muovo in punta di piedi fra i ritratti di Davide: Mi guardano ed è uno sguardo sincero sul realismo della finzione e viceversa. E’ un divincolarsi nel circo del mondo, una presa di coscienza tra l’essere e l’apparire.
Davide … una grande luce.
Immerso nella tua fotografia!! Per un attimo non ho pensato nient’altro che alla capacità di ricreare momenti di vita dietro un obiettivo. Grazie! Ciao Davide.
LA PESANTEZZA DELLE NUVOLE.
Sono alcuni dei pensieri affissi sul muro al secondo giorno della mostra di Davide Currao. Mi piace evidenziare che il quinto messaggio era firmato da una bimba di cinque anni. Sono sicuro che moltissimi altri post it avranno ulteriormente arricchito i commenti dei visitatori e sono anche certo che gli organizzatori li avranno raccolti per farne buon uso.
Di questa mostra, che espone la selezione fra tante immagini di un’ampia produzione, ne hanno parlato in tanti. Anche io ne ho fatto cenno nel blog che curo e creato scrivere commenti sull’arte e principalment sulla fotografia.
Quando le opere esposte in una mostra d’arte colpiscono è utile rinviare la postproduzione. È quello che ho fatto io nel caso in questione. Per quanto mi riguarda, rivedere le stesse fotografie a distanza di tempo ha avvalorato ancora di più i contenuti e la qualità espositiva messa in campo dagli organizzatori.
Il conoscere pochi dei presenti all’inaugurazione mi ha consentito di osservare con maggiore attenzione le opere, anche se mi avevano catturato da subito. La cosa mi ha indotto a tornare, per documentare con una macchina fotografica migliore le foto esposte e poter meglio governare la luce e le dominanti presenti degli ambienti.
Nel procedere al riesame delle immagini si è rafforzata in me l’idea che ogni fotografia andava oltre l’apparenza e che ciascun osservatore poteva vederle a propriomodo.
Le singole opere evidenziavano come fossero frutto di un’unica regia, quella di Davide Currao, volta a catturare ogni volta con uno scatto il semplice risultato estetico, con la filigrana della personalità latente che tendeva a nascondersi davanti all’obiettivo. Catturando in modo preciso l’attimo fuggente attraverso una ipersensibilità intima, comune solo a pochi eletti. Sono anche certo che chi ha avuto modo di vederla di presenza non sarà rimasto indifferente.
Nelle variegate fotografie di Currao c’è di tutto: ironia, allegria, gioia, rabbia (per non fare un elenco si rimanda alle aggettivazioni raccolte nella pagina web Scuolissima che descrivono emozioni, sentimenti e stati d'animo)
Non so se gli organizzatori hanno oggi in mente di riproporre la mostra in altre sedi o, magari, realizzarne un libro. Nel caso potrebbe anche essere una buona idea, per esporre un esempio emblematico di come si può fare fotografia, mantenendosi all’ombra di riflettori. Un ottimo stimolo anche per tanti appassionati dell’arte fotografica interessata a vedere esposte delle belle cose.
Per chiudere, Davide Currao è un altro nome che si aggiunge all’elenco degli artisti che hanno avuto la sventura di morire in giovane età, con ancora molti sospesi e progetti pensati ma ancora indefiniti. Una di quelle morti premature che ci lasciano, ma anche liberi d’immaginare quello che non hanno avuto il tempo di mostrarci attraverso il frutto del loro talento.
Un reportage della Mostra è visionabile su You Tube.
Buona luce a tutti!
© Essec
Buona luce a tutti!
© Essec
Commenti
Posta un commento