Dei lucchetti chiusi e delle porte aperte. Ne vogliamo parlare?
L’analisi della foto proposta può costituire un buon esempio didattico nell’interpretazione di una fotografia.
Questa immagine si presta infatti a diverse letture, una oggettiva per le scelte tecniche utilizzate, altre anche concettuali.
Chi lo vorrà potrà anche intervenire con un suo commento, per addivenire a una analisi più ampia.
Intanto, essendone l‘autore posso confermare l’intento voluto al momento dello scatto, quello cioè di voler enfatizzare un lucchetto chiuso in un occhiello di una porta aperta.
Scegliendo per l’idea, quindi, un diaframma idoneo a renderlo oggetto principale dell’immagine, mettendolo a fuoco rispetto a uno sfondo sfocato che inquadrava un rilievo marmoreo di contenuto religioso.
Le interpretazioni concettuali immaginabili si prestano ad argomentazioni apparentemente diverse, sia esse laiche che spirituali, ma sostanzialmente tutte convergenti.
Volendo, le possibili argomentazioni sulla fotografia potrebbero essere peraltro bidirezionali: dal fuori al dentro e viceversa.
In entrambi i casi persevera il fatto che il lucchetto, privo di chiave, è perfettamente chiuso (seppur per l’occhiello che lo imprigiona apparirebbe potenzialmente svitabile, per il fatto di essere apposto a una porta in legno; quindi asportabile fin quando non resta associato con l’analogo altro occhiello applicato sul telaio o un'altra anta correlata).
Leggendo dal di fuori e rimanendo fermi sul punto di ripresa, quindi, anche se la sfocatura impedisce di distinguere dettagli, associando l’immagine alla affermata sacralità dei luoghi un credente sarà portato ad enfatizzare comunque i contenuti non evidenti e a contemplare il tutto secondo i propri i principi mistici a lui familiari.
Un laico non credente, se si soffermerà a considerare i limiti oggettivi si troverà costretto a elaborare ogni cosa sulla base di una miopia evidente, per l’indistinguibilità degli elementi sfocati. Nessuna enfasi fideistica potrà mai venirgli a supporto, anche se si troverà a far ricorso alle sue cognizioni culturali non riuscirà a pervenire a verosimili certezze.
Il lucchetto chiuso in una porta aperta non impedisce comunque di poter andare oltre e, anche per il secondo, potrebbe non rappresentare una reale invalicabile barriera.
Il lucchetto chiuso in una porta aperta, anche per chi ha curiosità di varcare il limite e voglia osservare in dettaglio, tenderà a simboleggiare comunque la presenza di chiusure, nel caso specifico rappresentate dai dogmi.
Nella lettura dell’immagine dal dentro al fuori, l’evidente appannamento visivo, vuol significare che per allargare panorami e conoscenze si è obbligati a varcare la soglia di ogni porta aperta, con l’accortezza di mantenersi lucidi e con gli occhi aperti.
I lucchetti chiusi, nel caso, pur restando simboli, non potranno mai costituire ostacolo a dissertazioni libere e a pragmatismi.
Per quanto ovvio, ogni risvolto allusivo tornerà sempre utile allo scopo.
Buona luce a tutti!
© Essec
Bravo Toti.
RispondiEliminaM.