Sulle letture di Portfolio di TrapanInPhoto 2024

Di seguito le 15 foto componenti il portfolio di Salvatore Rosselli, vincitore dell'edizione TrapanInPhoto 2024, intitolato “Interior-oris”


Per la cronaca, i risultati desunti dal verbale ufficiale della edizione 2024 di TrapanInPhoto hanno visto assegnare dalla Giuria, composta da Antonella Pierno, Daniela Sidari, Cosmo Laera e Michele Di Donato:

Una Mensione speciale al portfolio “Mi ricordo del mare” di Giacomo Barone.

Due 2° Classificati ex-aequo
1) al portfolio “Città sospese” di Antonella Messina con la seguente motivazione: “Per aver rappresentato, con piena coerenza e consapevolezza stilistica, estetico-formale e cromatica, la condizione di sospensione rintracciata nel tipico paesaggio del Sud, dove geometrie, luci e ombre concorrono nel costruire la visione metafisica di “Città sospese”.
2) al portfolio “A manata” di Salvatore Titoni con la seguaente motivazione: “Per aver raccontato, mediante un espediente di tipo fisico, un frutto della terra, lasciando che fosse proprio la terra a interagire, in maniera assolutamente naturale, con un lavoro fotografico in cui tutto è progettato con rigore”.

1° Classificato assoluto al portfolio “Interior-oris” di Salvatore Rosselli con la seguente motivazione: “Per aver rappresentato una condizione di fragilità emotiva e fisica, l'ansia e la depressione postpartum, utilizzando un linguaggio contemporaneo che gli ha permesso di elevare, a condizione universale, una situazione intima e familiare”.

Questa edizione di letture, svoltasi in un periodo diverso rispetto all'abituale fine novembre, ha offerto momenti di particolare interesse.
Anche se si vive ormai in un mondo frenetico, dove si è obbligati a scelte continue e si ha sempre poco tempo, può capitare che nel corso di una manifestazione fotografica, si possano creare sospensioni temporali, con accadimenti unici non programmati.
È quanto accaduto durante l'edizione 2024 di TrapanInPhoto nell'attesa delle proclamazioni dei risultati finali di quindici letture di portfolio.
I lavori presentati dai partecipanti, per questa edizione, non erano molti (in totale 15 con coinvolti 13 autori e 4 lettori); pertanto le operazioni sono state completate impegnando i partecipanti nella sola mattinata; offrendo a tanti opportunità per letture ulteriori rispetto alle due per regolamento programmate. 
Successivamente, nel dopopranzo, con tutti radunati sotto il porticato del complesso monumentale di San Domenico, i due lettori presenti hanno proposto ai fotografi disponibili di parlare dei propri portfolio.
Ne è nata una conversazione molto interessante, anche per chi, come me, aveva solo intravisto i componimenti, senza aver seguito le complete esposizioni dei lavori in concorso.
Ogni autore ha pertanto avuto modo di illustrare il polittico presentato, esplicitando il proprio racconto sinottico e tenendo già conto, nel caso, anche degli eventuali suggerimenti ricevuti dai lettori prescelti (quindi fatti propri in quanto accettati/recepiti).
Daniela Sidari e Michele Di Donato (i due lettori presenti) hanno quindi proseguito, ponendo l'accento sulle peculiarità che caratterizzavano i compositi in esame, sottolineandone le tecniche, le enfasi, le eventuali specificità allusive e tornando sugli eventuali suggerimenti da loro esplicitati nel corso della lettura mattutina.
Completate le due fasi - che costituivano i connotati classici e generali di ogni lettura di portfolio - si è poi andato oltre, invitando il pubblico presente a intervenire, manifestando impressioni e, nel caso, sottoponendo alle parti (autore e/o lettore) dei quesiti specifici.
Qui si è venuto a creare un valore aggiunto imprevisto, ovvero non programmato. Un di più che raramente accade nel corso di queste letture. Attualizzando una formula nuova, collettiva, aperta, democratica e trasparente.
Ulteriori osservazioni hanno infatti arricchito le chiavi di lettura, introducendo talvolta argomentazioni e spunti volti a ottenere approfondimenti: sui significati, sui risvolti concettuali (se presenti), sui riferimenti, sui collegamenti, sulle possibili analogie con eventuali altre opere realizzate da fotografi affermati e famosi per tipicità e stile.
Dall’insieme composito è in ultimo scaturita una vera e propria completa formulazione didattica, che era riuscita a sviluppare in maniera integrale il significato e l'intendimento di un portfolio fotografico.
Negli interventi del pubblico, l'immedesimazione di qualcuno, che ai lavori ha agganciato il proprio vissuto e la propria sensibilità, ha avvalorato – nel caso specifico - l'efficacia del messaggio sviluppato con il proprio portfolio da Salvatore Rosselli, che di lì a poco sarebbe stato proclamato come prima opera assoluta. 
In tema di sperimentazioni e di tavole rotonde improvvisate, non secondario e altrettanto valido era precedentemente risultato anche un confronto - anche qui estemporaneo - riguardante un argomento oggi molto attuale, attinente all'Intelligenza Artificiale applicata in fotografia. Nel corso del quale si è registrato un ampio apporto d'idee originali e l'esposizione di tanti punti di vista, in qualche caso anche discordanti, ma rivelatori di visioni poliedriche, risultate peraltro non sempre incompatibili.
In conclusione un plauso va ancora una volta ad Arturo Safina e ai soci de “I Colori della Vita” che lo hanno supportato nel realizzare momenti che aiutano scambi culturali interessanti, che risultano sempre utili ad ognuno per incentivare una crescita nella comune passione fotografica.

Buona luce a tutti!


© ESSEC

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