Fotografia: Menabò di un portfolio intitolato “Pasqua”



Ogni volta che si accendono tanti piccoli flash verrebbe voglia di andare a scrivere reminiscenze che affiorano in modo naturale dalla mente; ricordi che focalizzano momenti del passato e che per ognuno costituiscono tessere del puzzle di un’esistenza.
Le tematiche di una vita sono sempre molte, variegate e per dare un senso compiuto ad ogni tema, occorre partire da punti ben precisi: i famosi incipit di base che avviano gli sviluppi di una narrazione.
La composizione dei fattori di una esistenza è articolata e variabile, dipinti con l’uso dei diversi colori dell'iride, corrispondente all’umore e al calore dei singoli momenti.
Variando si alternano e scompongono, infatti, tutti i raggi di luce che attraversano ogni goccia di quel flusso zampillante, irruento, calmo, che scorre e che si avvia per sfociare in un mare.
Monet, con la sua serie di celebri dipinti realizzati in diverse ore del giorno e in diverse stagioni, andava a raffigurare uno stesso particolare della Cattedrale di Rouen per evidenziare come le diverse condizioni di luce, che si andavano a riflettere sullo stesso punto del portale, con delle differenti temperature di colore riuscivano a creare immagini differenti.
Sono anche le varietà di colore che dipingono le tonalità di tutto quello che ci circonda, che danno un senso al reale e che connotano anche le fotografie per noi più rappresentative; che inglobano tante luci, con graduali chiari e scuri, linee ed ombre, di disegni vari abbozzati, corretti, cancellati, definiti.
Nel corso di una vita, quel che rimane, come sintesi di ogni stagione, sono i tanti quadri che rappresentano periodi colorati e la ricchezza della collezione di ogni raccolta dipende dal vissuto rivisitato da ciascuno, con gli elementi descrittivi e l’uso dei colori deliberatamente scelti, casuali o più spesso indotti.
Alla fine della fiera, la mostra delle singole opere costituisce il portfolio fotografico reale di ciascuno; con le brillantezze, i contrasti, gli sfocati e i mossi che fanno da elementi di congiunzione nel filo concettuale che rappresenta l’estrema sintesi di un libro scritto con la serie d’immagini proposte e che formano l’album dei ricordi.
In questi casi però, autore e lettore del portfolio si identificano nello stesso soggetto, per il semplice fatto che il creatore delle immagini si ritroverà a leggere fotogrammi di un percorso che racchiude un unicum dei suoi tanti eventi vissuti, compattatisi nel tempo.
Gioie, tristezze, valori, ideali, fortune, sfortune, consapevolezze o semplici casualità, opportunità, accadimenti, rappresentano i pretesti delle tante pasque rigeneranti, mentre le separazioni fra le fotografie - modellate nelle inquadrature, nel taglio, nell’editing o nelle episodiche scelte editoriali – sono le punteggiature che intervallano la grammatica e la sintassi d’ una serie complessa di esperienze.

Buona luce a tutti!

© ESSEC

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