E tutto questo appartiene alla nostra cultura occidentale.

E tutto questo appartiene alla nostra cultura occidentale che nello sguardo fonda la conoscenza e la percezione dell’apparire.
Dante chiude le sue cantiche con l’incontro delle stelle, ma Galileo suo studioso, gli inventa l’obiettivo per “capire non come guarda il cielo ma come si guarda al cielo”. 
E la sua non è presunzione ma solo desiderio di comprendere. Peraltro Dante non vuol sconfiggere nessun drago, non vuole oltrepassare nessun stretto, non vuol fare l’eroe. Vuole soltanto vedere le stelle e Galileo gli regalerà lo strumento senza il quale la camera oscura sarebbe rimasta solo presunzione.
E pensare che, umilmente, molto umilmente, l’idea l’ha rubata ai soliti cinesi. 

©PiP

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